Il 30 Giugno 2022, accettare i pagamenti elettronici nei saloni dei parrucchieri è diventato obbligatorio, e sui social si è assistito a una piccola rivolta. Ma davvero sono le commissioni il problema?
I Parrucchieri e i Pagamenti Elettronici
“Lo usiamo poco, si rompe”, “Non c’è linea”, sono solo due degli alibi dei novelli NO POS, per cercare di aggirare l’obbligo di accettare i pagamenti elettronici che è diventato effettivo il 30 Giugno 2022.
Il cliente di un parrucchiere, cosi come di ogni altra attività commerciale, ha il diritto di pagare con il metodo che vuole.
I parrucchieri lamentano il problema delle commissioni, che in realtà al massimo possono incidere per 1,5%.
Abbiamo fatto una piccola ricerca nei forum dove le donne si confrontano, ed è emerso che la maggior parte di esse, è decisa a cambiare parrucchiere se non le viene permesso di pagare con il bancomat o la carta di credito.
Stimando uno scontrino di Euro 50,00, la commissione di 1,5% corrisponde a 0,75 centesimi.
Davvero quindi è meglio perdere 50 Euro piuttosto che corrispondere una commissione alla banca per il pagamento elettronico?
O forse il vero problema è che un servizio pagato al parrucchiere con bancomat o carta di credito comporta l’emissione della ricevuta fiscale?
Perdere un cliente, che nel tempo porta introiti, non è quindi un danno maggiore rispetto ad una commissione?
Noi ci limitiamo ad esporre alcune considerazioni abbastanza logiche, senza addentrarci in polemiche che stanno invadendo i social.
Sfruttando i social media però, abbiamo fatto una ricerca, e abbiamo scoperto con piacere che ci sono dei parrucchieri che non solo non sono contrari ai pagamenti elettronici, ma li incentivano attraverso le loro comunicazioni.
E’ il caso di Patrizia Pozzato, titolare dei saloni Pazza Idea Parrucchieri di Roma, che già nel 2020 con un articolo del suo blog, incentivava le sue clienti all’uso dei pagamenti elettronici.
Scendendo a sud, precisamente a Napoli, anche Francesco Marino, titolare de I Marino Il Balayage Di Napoli nelle sue comunicazioni social esprime tutto il suo consenso per i pagamenti elettronici nel suo salone.
E sicuramente ce ne saranno molti altri in Italia, che hanno capito che il cliente vuole essere libero di pagare come vuole, e che una piccola commissione non vale mai la perdita di un’entrata certa.
Se poi il problema è lo scontrino….beh…il dilemma è Emissione o Omissione?