L’effetto Michelangelo è stato scoperto da alcuni dei proponenti del progetto NeuroArtifAct in uno studio frutto di una collaborazione tra il Dipartimento di Psicologia, l’ Università Unitelma Sapienza e l’ IRCCS Fondazione Santa Lucia.
L’Interazione Con L’Arte Per Migliorare La Riabilitazione Dei Pazienti Con Ictus
I pazienti con ictus in riabilitazione presso il Nomentana Hospital di Roma ora beneficiano di un protocollo terapeutico eseguito in realtà virtuale e basato sul cosiddetto Effetto Michelangelo.
Il protocollo si basa sull’uso di un caschetto di realtà virtuale che dà l’illusione di riuscire a ridipingere uno dei capolavori della storia dell’arte come la Creazione di Adamo di Michelangelo o la Venere di Botticelli o altri quadri famosi.
Grazie all’interazione con l’arte, la percezione della fatica è molto ridotta e premette di commettere meno errori cinematici ai soggetti rispetto al semplice colorare la tela.
Il progetto NeuroArtifAct, finanziato dal bando di Sapienza per i progetti di Terza Missione, mira alla applicazione, condivisione e trasferimento dei principi di Neuroestetica per favorire la fruizione dell’Arte attraverso le tecnologie digitali nei campi del turismo, dell’educazione e della riabilitazione.
Il 12 Maggio 2022 si è poi tenuto al Mercato Centrale di Roma il primo dei tre eventi “Arte e Cervello” organizzati da Sapienza in collaborazione con l’Associazione NeuroSpritz nell’ambito del progetto NeuroArtifAct, dove Il Prof. Marco Iosa, del Dipartimento di Psicologia, ha tenuto il seminario dal titolo “Effetto Michelangelo: come l’arte può migliorare la neuroriabilitazione”.